I falsi miti del settore ICT
28-11-2015 16:01 - Mercato
Quanta disinformazione c´è nel mondo dei software gestionali? Oggi ti sveliamo alcuni dei falsi miti che si aggirano attorno al settore ICT.
I falsi miti:
E´ una bella raccolta, non trovi?
Quante volte hai sentito degli informatici, miei colleghi, sostenere tutte o quasi tutte le tesi esposte?
Reggiti forte: sappi che sono TUTTE FALSE !!
Si tratta di falsi miti, molto spesso alimentati da persone interessate a non modificare lo status quo.
Provo rapidamente a darti per pillole la mia opinione.
Il Cloud è il nostro futuro: costa meno e rende liberi di graduare nel tempo gli investimenti.
Il Cloud, non è l´essenza della modernità; l´epoca in cui i sistemi di calcolo erano centralizzati ed i terminali (chiamati all´epoca "stupidi") avevano solo capacità di input ed output ma non di calcolo. I moderni sistemi di comunicazione hanno ampliato enormemente le funzionalità ma rimane il grande dilemma: vuoi veramente dare le chiavi di casa tua a sconosciuti? Quando essi avranno il potere credi che saranno anche propensi a farti risparmiare? Occorre approfondire ... non credi?
Il mio fornitore dice che devo aggiornare il programma: non ho scelta.
Se il tuo fornitore ha il potere di "fermare" a tempo il tuo programma, è molto semplice: hai sbagliato fornitore. Non posso entrare in particolari che mi esporrebbero a querele. Alcuni programmi si fermano a data, altri NO! La cosa è pienamente legale perché sei tu con la tua firma che glielo hai permesso; cambia appena puoi.
Cambiare il software gestionale comporta la perdita dei dati storici.
Molti colleghi, al cambio del software, non migrano le informazioni dal vecchio al nuovo programma. Alcuni copiano soltanto le anagrafiche principali, quasi nessuno le movimentazioni. La cosa non è semplice ma possibile e rappresenta professionalmente un termometro importante. Sei in procinto di cambiare o hai cambiato da poco? Che fine faranno i tuoi dati?
Non posso cambiare il programma: costa troppo.
Il costo che stai sostenendo per mantenere il vecchio programma o che si prospetta nel cambiamento è sicuramente un elemento importante e deve essere valutato con grande attenzione. Alcune aziende, come la nostra, l´hanno ben compreso e hanno adottato strategie che permettono una diluizione estrema, senza il ricorso a finanziarie, con un impatto quasi irrilevante sul bilancio. Aziende come la nostra sono ogni giorno più numerose e disponibili, non hai che da cercare. Liberati dei fornitori dal costo alto e dal pagamento "tutto e subito"!
Il cambio del software deve essere fatto a fine anno.
Questa affermazione è "figlia" della (3): se il tuo fornitore NON converte i dati storici ovviamente ti devi porre il problema: quando passare al nuovo? La risposta in quel caso non può che essere: a fine anno!
Peccato che questo comporti una grande ressa di impegni, tra dicembre e gennaio, e disservizi a iosa per i "fortunati" che hanno scelto di cambiare. La soluzione invece è molto banalmente un´altra: cercare un fornitore che abbia la capacità, il tempo e la disponibilità a non farsi retribuire la conversione dei dati: in questa maniera potrai decidere, in base alla stagionalità del tuo mercato il periodo più propizio per il cambiamento.
Il mio fornitore è sotto casa, costa meno ed è sempre disponibile.
Ciò è vero in termini assoluti, valutando il singolo intervento; il bilancio di un´azienda non si rappresenta con una singola operazione ed il ROI di un investimento si misura in un periodo ben più lungo. Per valutare il costo effettivo del servizio, occorre valutare due elementi: il costo puntuale (orario o a chiamata) del fornitore e l´ammontare del servizio necessario al raggiungimento dei propri obbiettivi. Il ragionamento è mediamente complesso e merita un approfondimento attraverso il quale molte delle certezze sui valori assoluti si infrangono.
Non è un problema di costi: le mie persone hanno il timore del cambiamento.
Cambiare abitudini è sempre fonte di stress. Tanto più se la scelta di attuare un cambiamento non è condivisa ed i vantaggi che derivano da esso non sono universalmente riconosciuti.
Il fornitore a cui affidarsi deve avere una spiccata propensione a farsi carico anche della gestione della motivazione alle maestranze.
Non ho tempo per pensare di cambiare software: ho cose più importanti da fare.
Da imprenditore a imprenditore ... non puoi immaginare quanto comprenda questo atteggiamento e quanto sia frequente. Purtroppo c´è un vizio di fondo che spesso non emerge: siamo tutti portati a scambiare per importanti le cose urgenti, che spesso importanti NON sono. Il cambio del software gestionale non può e non deve essere una cosa urgente: è una cosa estremamente importante tale da poter essere decisiva per il futuro dell´azienda. So per certo che molte aziende, come la nostra, hanno specifiche competenze di "time management": affìdati a loro con fiducia anche nella gestione dei carichi e distribuzione delle competenze.
I falsi miti:
- Il Cloud è il nostro futuro: costa meno e rende liberi di graduare nel tempo gli investimenti.
- Il mio fornitore dice che devo aggiornare il programma: non ho scelta ... è scaduto !!.
- Cambiare il software gestionale comporta la perdita dei dati storici.
- Non posso cambiare fornitore del programma: costa troppo.
- Il cambio del software deve essere fatto a fine anno.
- Il mio fornitore è sotto casa, costa meno ed è sempre disponibile.
- Non è un problema di costi: le mie persone hanno il timore del cambiamento.
- Non ho tempo per pensare di cambiare software: ho cose più importanti da fare.
E´ una bella raccolta, non trovi?
Quante volte hai sentito degli informatici, miei colleghi, sostenere tutte o quasi tutte le tesi esposte?
Reggiti forte: sappi che sono TUTTE FALSE !!
Si tratta di falsi miti, molto spesso alimentati da persone interessate a non modificare lo status quo.
Provo rapidamente a darti per pillole la mia opinione.
Il Cloud è il nostro futuro: costa meno e rende liberi di graduare nel tempo gli investimenti.
Il Cloud, non è l´essenza della modernità; l´epoca in cui i sistemi di calcolo erano centralizzati ed i terminali (chiamati all´epoca "stupidi") avevano solo capacità di input ed output ma non di calcolo. I moderni sistemi di comunicazione hanno ampliato enormemente le funzionalità ma rimane il grande dilemma: vuoi veramente dare le chiavi di casa tua a sconosciuti? Quando essi avranno il potere credi che saranno anche propensi a farti risparmiare? Occorre approfondire ... non credi?
Il mio fornitore dice che devo aggiornare il programma: non ho scelta.
Se il tuo fornitore ha il potere di "fermare" a tempo il tuo programma, è molto semplice: hai sbagliato fornitore. Non posso entrare in particolari che mi esporrebbero a querele. Alcuni programmi si fermano a data, altri NO! La cosa è pienamente legale perché sei tu con la tua firma che glielo hai permesso; cambia appena puoi.
Cambiare il software gestionale comporta la perdita dei dati storici.
Molti colleghi, al cambio del software, non migrano le informazioni dal vecchio al nuovo programma. Alcuni copiano soltanto le anagrafiche principali, quasi nessuno le movimentazioni. La cosa non è semplice ma possibile e rappresenta professionalmente un termometro importante. Sei in procinto di cambiare o hai cambiato da poco? Che fine faranno i tuoi dati?
Non posso cambiare il programma: costa troppo.
Il costo che stai sostenendo per mantenere il vecchio programma o che si prospetta nel cambiamento è sicuramente un elemento importante e deve essere valutato con grande attenzione. Alcune aziende, come la nostra, l´hanno ben compreso e hanno adottato strategie che permettono una diluizione estrema, senza il ricorso a finanziarie, con un impatto quasi irrilevante sul bilancio. Aziende come la nostra sono ogni giorno più numerose e disponibili, non hai che da cercare. Liberati dei fornitori dal costo alto e dal pagamento "tutto e subito"!
Il cambio del software deve essere fatto a fine anno.
Questa affermazione è "figlia" della (3): se il tuo fornitore NON converte i dati storici ovviamente ti devi porre il problema: quando passare al nuovo? La risposta in quel caso non può che essere: a fine anno!
Peccato che questo comporti una grande ressa di impegni, tra dicembre e gennaio, e disservizi a iosa per i "fortunati" che hanno scelto di cambiare. La soluzione invece è molto banalmente un´altra: cercare un fornitore che abbia la capacità, il tempo e la disponibilità a non farsi retribuire la conversione dei dati: in questa maniera potrai decidere, in base alla stagionalità del tuo mercato il periodo più propizio per il cambiamento.
Il mio fornitore è sotto casa, costa meno ed è sempre disponibile.
Ciò è vero in termini assoluti, valutando il singolo intervento; il bilancio di un´azienda non si rappresenta con una singola operazione ed il ROI di un investimento si misura in un periodo ben più lungo. Per valutare il costo effettivo del servizio, occorre valutare due elementi: il costo puntuale (orario o a chiamata) del fornitore e l´ammontare del servizio necessario al raggiungimento dei propri obbiettivi. Il ragionamento è mediamente complesso e merita un approfondimento attraverso il quale molte delle certezze sui valori assoluti si infrangono.
Non è un problema di costi: le mie persone hanno il timore del cambiamento.
Cambiare abitudini è sempre fonte di stress. Tanto più se la scelta di attuare un cambiamento non è condivisa ed i vantaggi che derivano da esso non sono universalmente riconosciuti.
Il fornitore a cui affidarsi deve avere una spiccata propensione a farsi carico anche della gestione della motivazione alle maestranze.
Non ho tempo per pensare di cambiare software: ho cose più importanti da fare.
Da imprenditore a imprenditore ... non puoi immaginare quanto comprenda questo atteggiamento e quanto sia frequente. Purtroppo c´è un vizio di fondo che spesso non emerge: siamo tutti portati a scambiare per importanti le cose urgenti, che spesso importanti NON sono. Il cambio del software gestionale non può e non deve essere una cosa urgente: è una cosa estremamente importante tale da poter essere decisiva per il futuro dell´azienda. So per certo che molte aziende, come la nostra, hanno specifiche competenze di "time management": affìdati a loro con fiducia anche nella gestione dei carichi e distribuzione delle competenze.