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Intervista a Richard Stallman su cloud e Google.

04-07-2012 17:30 - Tecnologia
su Steve Jobs: "Non sono felice che sia morto, ma sono contento che se ne sia andato" su Steve Jobs: "Non sono felice che sia morto, ma sono contento che se ne sia andato"
RICHARD STALLMAN
Linux Magazine - Mr. Stallman, qual è il suo pensiero circa il concetto di cloud computing?

Richard Stallman - Personalmente non credo che il cloud computing sia un male assoluto, ma allo stesso tempo non mi sento di affermare che si tratti di un bene. Purtroppo alcuni modi di usare la Rete e le risorse informatiche in generale non sono corretti, perché impoveriscono la nostra libertà. Fondamentalmente con il cloud computing fai qualcosa che potresti benissimo fare sul tuo stesso computer, con lo svantaggio che invii i tuoi dati su un sistema che non ti appartiene, dando la possibilità a sconosciuti di sapere esattamente quello che tu stai cercando di fare. Insomma, dico solo che il cloud computing limita, e non poco, la nostra libertà, soprattutto in termini di sicurezza e privacy.

LM - Cosa pensa dei prodotti Google?

RS - Per poter dare un giudizio corretto su quanto sta facendo Google bisogna analizzare i suoi prodotti uno per uno. Per prima cosa, tutti i servizi che offre accedono in una certa misura all´interno dei PC degli utenti. Solitamente si tratta di codice Javascript, ma questo non significa che non sia pericoloso per la privacy. Per quanto riguarda il nuovo sistema operativo e il browser, la cosa è alquanto complessa e abbastanza ambigua. In pratica, Google ha prodotto un browser proprietario, Chrome, e questa è una cosa che non posso certo definire positiva, e a questo ha affiancato un pacchetto Open Source, chiamato Chromium che, rispetto alla versione ufficiale del browser, ha tanti aspetti negativi in quanto si tratta di una versione non completa, che difficilmente gli utenti potranno utilizzare veramente. Infine, c´è Chrome OS, il sistema operativo. La strategia è uguale a quella utilizzata per il browser, in pratica una distribuzione che ha veramente ben poco di libero.

LM - Cosa pensa delle applicazioni distribuite come Software Libero ma disponibili anche per Windows e Mac OS X che vanno in tutt´altra direzione?

RS - Penso che l´aspetto importante sia che vengano distribuite sempre come Software Libero. Se poi le applicazioni di questo tipo possono girare bene anche su sistemi proprietari come Windows o Mac OS X è solo un bene.

LM - Alcuni preferiscono la licenza BSD alla GNU GPL. Sono così diverse? Cosa ne pensa?

RS - Entrambe sono licenze che regolamentano l´uso e la distribuzione di Software Libero, ma la GPL è di tipo copyleft, mentre la BSD non lo è. Inoltre, la licenza BSD originale era incomparabile alla GNU GPL in relazioni a diversi punti fondamentali. La moderna versione della licenza BSD ha eliminato di fatto queste incompatibilità, che l´anno resa sicuramente migliore. Se qualcuno sviluppa software con il supporto della comunità e lo distribuisce sotto l´attuale licenza BSD, commette un´ingiustizia. Per fortuna è possibile fare meglio: distribuire il software con la licenza GNU GPL.

LM - Qual è la sua opinione riguardo ai microkernel?

RS - Nei sistemi è stato fatto un uso eccessivo di kernel di questo tipo. Fondamentalmente non credo che siano stati progettati male, semplicemente sono del parere che andrebbero risolti alcune incongruenze che allo stato attuale sui nostri sistemi creano diversi problemi.

http://www.linux-magazine.it/Richard-Stallman-l-ultimo-degli-hacker-pag_1.htm

Richard Matthew Stallman (New York, 16 marzo 1953) è un programmatore, informatico e attivista statunitense.
È uno dei principali esponenti del movimento del software libero. Nel settembre del 1983 diede avvio al progetto GNU con l´intento di creare un sistema operativo simile a Unix ma libero: da ciò prese vita il movimento del software libero. Nell´ottobre del 1985 fondò la Free Software Foundation (FSF). Fu il pioniere del concetto di copyleft ed è il principale autore di molte licenze copyleft compresa la GNU General Public License (GPL), la licenza per software libero più diffusa. Dalla metà degli anni novanta spese molto del suo tempo sostenendo il software libero e promuovendo campagne contro i software proprietari, e ciò che a lui sembrava una eccessiva estensione delle leggi su copyright. Stallman ha anche sviluppato molti software ampiamente usati: Emacs, la GNU Compiler Collection e lo GNU Debugger.

http://it.wikipedia.org/wiki/Richard_Stallman

Fonte: Linux-Magazine.it

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